Direttamente dall’altra parte del mondo, con un filo di nostalgia per l’ultimo anno di Sepang nel calendario, ecco le nostre pagelle.
Max Verstappen voto 10: il diavoletto olandese riscatta una stagione sfortunata con una giornata memorabile. Dopo tanti zeri derivanti tra rotture ed incidenti, trova la gara giusta in cui lasciarsi tutti alle spalle. Evidentemente, lo stuzzicava troppo l’idea di farsi il regalo per il compleanno. Vincere battendo uno come… Hamilton nel corpo a corpo è tanta roba. Cosa vuoi di più dalla vita? IL FESTEGGIATO
Lewis Hamilton voto 9: e chi ha detto che Luigino sa solamente attaccare e non sa difendere? No perché stavolta l’anglo-caraibico si dimostra più lucido rispetto a Vettel in occasione del botto di Singapore. Verstappen è più veloce? No problem, l’importante è finire davanti alla Ferrari superstite. Perché 34 punti di vantaggio sono meglio delle 28 lunghezze della vigilia. Velocità sì, ma con cognizione. IL SAGGIO
Daniel Ricciardo voto 8: ancora a podio, stavolta con qualche sofferenza in più rispetto alle ultime occasioni. Colpa di una vettura non perfetta. Lui comunque ci mette del suo e grazie ad un paio di difese superlative si garantisce l’ultimo gradino. Grinta e determinazione per tornare ad assaporare quella bontà dello champagne direttamente dalla sua scarpa aromatizzata. L’ELEGANTE
Sebastian Vettel voto 8: più che a Sepang, Seb dovrebbe andare a Lourdes per chiedere due grazie: non avere intoppi vari e fermare il Ginetto là davanti. Week end in salita per colpa di un problema nelle qualifiche che lo fa sprofondare all’ultimo posto in griglia. Lui non si arrende, caricandosi con gli episodi del Sandokan di Kabir Bedi. Ed allora il ferrarista entra in pista con una grinta inaudita. Sorpassi e controsorpassi. Peccato per il podio e per il contatto con Stroll nel giro d’onore. Del resto, non c’era nessun canadese su Williams nei telefilm malesi. LA TIGRE DELLA MALESIA
Kevin Magnussen voto 5: cos’hanno in comune Hulkenberg ed Alonso? Semplice, nessuno di loro due è amico fraterno del danese. Dopo lo scambio di vedute oxfordiane con il pilota della Renault qualche gara fa, oggi la discussione filosofica coinvolge Alonso. Lo spagnolo non sa esattamente dove sia il noumeno kantiano, ma non ha dubbi sull’epiteto giusto per il collega nordico, reo di aver tentato una manovra pericolosa. Kevin, serve un bel reset. IL CATTIVO
Esteban Ocon voto 4: amico mio, oggi che hai combinato? Un disastro dopo l’altro. Prima la carambola con Massa e Perez, in cui lui si lamenta, accusando proprio il compagno di squadra. Una dimostrazione del clima oratoriale presente all’interno del team. Poi, decide di finire in testacoda rovinando definitivamente la sua gara, giusto per non avere rimpianti. Week end da dimenticare alla svelta. IL PASTICCIONE
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